domenica 29 luglio 2007

Effusioni gay al Colosseo: solidarietà ai Carabinieri

Esprimo la solidarietà della nostra Associazione e la mia personale all'Arma dei Carabinieri ed ai singoli militari criminalizzati dalla sinistra e dalle lobbies gay per aver, giustamente, applicato la legge nei confronti di due omosessuali che si stavano scambiando effusioni tali da configurare il reato si atti osceni in luogo pubblico. Mi meraviglia che la parola dei militari dell'Arma, considerata quasi sacra in tema di criminalità, venga messa in dubbio quando ad essere accusati (e denunciati) sono due gay. Questo è razzismo culturale e sessuale, dal momento che se, ad esempio, si fosse trattato di un affamato sorpreso a rubare del cibo nè la Bindi nè la Pollastrini si sarebbero levate in sua difesa. Quanto meno non lo avrebbero fatto mettendo in dubbio la parola dei carabienieri. Questo atteggiamento della sinistra e delle lobbies omosessuali è vergognoso e partigiano al punto da oscurare anche il più debole barlume di buon senso.
Speriamo che il giudice si dimostri abbastanza imparziale da riconoscere ciò che risulta evidente dal rapporto dei carabinieri: si tratta di atti osceni in luogo pubblico, quindi niente preferitismi, per favore. I due gay vengano condannati, non in quanto tali, ma in quanto cittadini non rispettosi della legge, almeno nella contingenza qui discussa.
Solidarietà al buon senso, mi sembra sia il minimo da farsi...
Alla prossima.

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