giovedì 31 maggio 2007

The Big Game

Partiamo da una premessa: è difficile far entrare nella testa di qualcuno un'idea errata se quel qualcuno ha una solida formazione culturale, è ben informato e quindi prima di farsi un'idea relativamente ad un fatto o ad un avvenimento riflette un pò a riguardo, valutando i vari argomenti pro e contro una data tesi. Se invece il qualcuno da convincere è sfinito da una televisione senza contenuti che non siano seni e cosce accompagnati da idee e comportamenti puerili, oppure dagli urli sovrapposti di quanti vogliono imporre la propria verità a forza di polmoni, se in breve, l'ascoltatore per quanto intelligente è confuso dalla demenza e dallo squallore oggi imperanti sul piccolo schermo, allora convincerlo con argomenti apparentemente solidi della bontà di quelle che sono le proprie tesi, diventa un gioco da ragazzi. Basta trovare un documentario sensazionalistico, confezionato non con pressapochismo (magari fosse solo quello...) ma addirittura con cieca faziosità ed estrema ideologizzazione, farcito di inesattezze difficilmente verificabili dall'uomo medio, saperlo porgere contando sulle idee preconcette di chi vede nella istituzione vittima del documentario una realtà oscura e malefica, ed il gioco è fatto. Il passaparola si avvia, il mastodontico schiacciasassi costituito dal ciarlare sordo ad ogni ragionamento che è tipico dei nostri tempi comincia a picchiare distruggendo a forza di slogan tutto quanto incontra sulla propria strada. Ora, il rischio che si corre mandando in onda il famigerato documentario della BBC "Sex crimes and the Vatican" è proprio questo: fare cattiva informazione, diretta ad alzare il livello dello scontro in atto nella nostra società, proprio in un momento in cui di questo non c'è proprio bisogno. Della falsità delle tesi propugnate dall'autore del documentario non c'è dubbio: chiunque si sia preso la briga di andare a leggere gli atti citati nello stesso, avrà subito notato l'inghippo: non è assolutamente vero che si raccomanda il silenzio a chi venga a sapere di atti pedofili compiuti da ecclesiastici, nè che le gerarchie sono tenere nelle punizioni dei preti pedofili. Tutt'altro. Papa Benedetto XVI ha elevato i termini di prescrizione del reato di pedofilia, ha raccomandato durezza e severità estreme a tal punto, Introvigne docet, da essere criticato per non essere abbastanza garantista.
Cosa si nasconde, allora, dietro il documentario, la rete tv che lo ha prodotto e quella, la RAI, che stasera vuole trasmetterlo in prima serata? Semplicemente una storia di ideologia ed odio atavico da parte di chi, che siano lobby o partiti politici, vede nella Chiesa un nemico da sconfiggere, forse l'unico baluardo rimasto a difendere la società dalla secolarizzazione e dallo sprofondare dentro il maelstrom senza fondo dello scientismo. Non per nulla alla trasmissione Annozero, certo non nota per l'equilibrio e il rifiuto della faziosità, prenderà parte il matematico Piergiorgio Odifreddi, ateo che non si limita ad esserlo ma che vorrebbe liberare il mondo dalle religioni consegnandolo nelle mani della scienza, sostenendo che quest'ultima, a differenza di quelle, non ha mai fatto male all'umanità... Evidentemente il buon Odifreddi ritiene che la bomba atomica è stata inventata e costruita all'interno di qualche sala segreta del Vaticano, o magari da qualche rabbino, invece che da un gruppo di scienziati di varia nazionalità. urioso però che non se la prenda mai con i musulmani... sarà paura?
Odifreddi è però solo una marionetta nel "Big Game" in atto. Forze molto più temibili si agitano bel al di sopra della comune capacità di percezione, indirizzando l'atomica virtuale, l'arma dell'informazione disonesta e faziosa, verso il grande nemico, la Chiesa Cattolica e le sue gerarchie, ree di diffondere una visione della vita umana non sottoposta all'economicismo ed al materialismo tipici sia del comunismo che del capitalismo estremo, ma basata sul valore senza prezzo della dignità umana, unico limite alla mercificazione dell'Uomo. Ecco quindi che lobbies potentissime si schierano a battaglia mettendo in campo tutta la loro forza per abbattere quel nemico. Quelle stesse forze che in Italia, schiumando ancora di rabbia di fronte al mastodontico successo del Family Day, hanno concordato la reazione migliore a tale manifestazione di popolo: un attacco non importa quanto fazioso, disonesto e basato sulla menzogna, purchè screditante. Un attacco diretto a scardinare o almeno ad indebolire le convinzioni di chi, giovane coppia, anziana signora, operatore di cristiana carità, trova nella Chiesa e nella galassia di realtà che la circondano il solo rifugio ad un mondo che ha ormai fatto della bramosia di sesso, denaro e potere il suo principale credo.

Questa è la realtà che si cela dietro la nebbia mediatica che rende simili, quasi indistinguibili, agli occhi dell'osservatore il cane ed il lupo. Con gran sollevo del lupo, chiaramente.

A noi non resta che sollevare la nostra debole voce a difesa di chi, pur con errori spesso anche gravi, nella Storia si è sempre distinta quale operatrice di civiltà, di progresso e di liberazione dell'Uomo dal materialismo e dall'animalità intesa come elemento negativo, indicandogli una via verso la massima realizzazione della sua dignità. Oggi questa strada, se percorsa, sarebbe d'impedimento sia a chi vuole relegare l'uomo alla sola realtà biologica e fargli intendere la vita solo come una corsa al soddisfacimento dei propri desideri, senza riguardo per i limiti che la dignità e quindi la morale pongono al suo comportamento, sia a chi vorrebbe invece vedere l'uomo ridotto alla triste condizione di consumatore, reso soltanto ingranaggio "usa e getta" del grande meccanismo economico mondiale(1).
La terza via, quella della dignità umana, è però la sola praticabile da chi, una volta raggiunto un nuovo stato di coscienza riguardo alla realtà che lo circonda, ha deciso di non essere schiavo e strumento di nessuno, fuorchè di Chi, per chi ci crede, ha creato il mondo. Anche il non credente, però, può trovare nel sistema valoriale proposto dalla Chiesa una via di fuga dalla tristezza senza fine del materialismo.
A chi ancora non si è reso conto che in questa guerra è in gioco il suo stesso futuro come persona veramente libera e depositaria di una dignità scientificamente non misurabile, ma non per questo meno vera e meno fondamentale, proponiamo, come Neo nel famoso "Matrix", la scelta fra le due pillole. La rossa e la blu. Certo, l'assunzione della seconda consentirà di continuare a vivere tirando alla meno peggio, senza preoccuparsi di nulla se non della soddisfazione dei propri bisogni immediati e primari. È una forma di esistenza meno "piena", ma anche meno impegnativa e molto più spensierata, lasciando ad altri la scelta su cosa sarà o non sarà del proprio destino. Molto più facile, sicuramente.
Scegliere la pillola rossa invece porterà preoccupazioni, dolore, rabbia, perchè comporterà l'impegno, il coinvolgimento, la condivisione e quindi l'alternarsi di vittorie e sconfitte nella difesa di una concezione di vita che sia basata su un sistema di valori irrinunciabili. Sarà però realmente Vita, e massima realizzazione del proprio valore di uomini e donne liberi e consapevoli.
In definitiva, questo capitolo costituito dalla messa in onda da parte di Santoro e della sua banda del documentario/farsa altro non è che un'altra battaglia nella guerra contro la dignità umana ed i suoi difensori. L'invito è quello di verificare per rendersi conto da sè dell'insostenibilità delle tesi che Annozero ci propinerà attraverso l'indegno video.
Non restiamo in silenzio. Dimostriamogli che, nonostante la nebbia, abbiamo capito chi è il lupo...

(1) La sede impone brevità, ma è chiaro che rifuggo da ogni generalizzazione. È indubbio che esistono un capitalismo benigno ed una sinistra per i valori. Che non è quella di Di Pietro, naturalmente...

domenica 27 maggio 2007

Ecco la concezione di libertà di parola del tanto amato, dalla sinistra radicale, Hugo Chàvez, dittatore (tale è, nel comportamento) comunista del Venezuela.
Condivido la domanda che si fa l'autore dell'articolo: la sinistra italiana, di solito tanto attenta alle violazioni delle libertà di stampa e sempre in lotta contro ogni forma di censura, griderà allo scandalo? Per ora sembra non l'abbia fatto... Strano, secondo voi c'entra il fatto che Chàvez è comunista? Bertinotti, Diliberto, Giordano e compagnia cantante sarebbero allora dei miseri ipocriti? Ma no, non ci posso credere! Vedrete che al più presto chiederanno la protesta ufficiale del governo italiano. Magari provvederemo noi stessi a monitorare l'esito della questione, chiedendo spiegazioni a qualche parlamentare di estrema sinistra, nel remoto caso che la loro parte politica non si muova per denunciare questa vile violazione della libertà di parola.

http://www.loccidentale.it/node/2260

sabato 12 maggio 2007

Adesione dell'Associazione Terzo Millennio al Family Day

La nostra Associazione ha aderito attraverso il sito Forum Famiglie al Manifesto "Più Famiglia" ed alla manifestazione di oggi a Piazza San Giovanni in Laterano.
Esprimiamo inoltre la nostra contrarietà al clima di contrapposizione volutamente creato dagli organizzatori della contromanifestazione laicista che si terrà oggi stesso a Piazza Navona.
Riteniamo sia imprescindibile, per una società che intenda fregiarsi del titolo di "civile", la difesa ad oltranza dell'istituto familiare così come inteso dal Diritto Naturale prima ancora che dalla nostra Costituzione. Contestualmente non va inteso come scelta discriminatoria ma come adesione al Diritto di cui sopra il nostro rifiuto di ogni parificazione di convivenze altre, ed in primo luogo di quelle omosessuali, alla famiglia naturale fondata sul matrimonio.