venerdì 8 giugno 2007

Articolo sul nostro convegno di aprile

Azzurroonline, periodico multimediale della Calabria diretto da Antonio Condò ha pubblicato giorni fa un articolo sul convegno "Il Dramma dell'Europa senza Cristo", organizzato dalla nostra associazione culturale. Inoltre, sempre pochi giorni fa, è stato il radiogiornale Rai regionale a parlarne nell'edizione delle 12,10. Presto dovrebbe andare in onda un servizio su Rai Tre, in una delle due edizioni del telegiornale regionale (o in entrambe, al momento non ho informazioni più dettagliate).
Il fatto che se ne parli ancora a distanza di un mese e mezzo dimostra come sia sentito il problema della morale e del sentire cristiani all'interno di una società che sembra cominciare a comprendere che rifiutare morale e regole significa andare verso il caos, e verso tutto ciò che al caos consegue...


Il dramma dell'assenza di Cristo

Siderno, 31/05/2007 di Emanuela Ientile
Promosso dall'associazione "Terzo millennio" di Bianco.
“Il dramma dell’Europa senza Cristo, identità e radici culturali”, questo il tema dell’incontro dibattito svoltosi a Siderno col patrocinio del Comune e col quale è stato tenuto a battesimo l’avvio delle attività della neonata Associazione Culturale “Terzo Millennio”, di Bianco, presieduta da Umberto Ceratti. Il sodalizio, cui aderiscono soci provenienti da vari centri della Locride, intende riscoprire e difendere - contro ogni tentazione relativistica - le radici culturali europee, particolarmente quelle liberali e cristiane, su cui si fonda il sistema valoriale che ha permesso la civilizzazione e lo sviluppo del nostro continente. Nei programmi di “Terzo Millennio” figura anche la valorizzazione delle risorse del territorio della Locride attraverso incontri e corsi di formazione, l’organizzazione ed il sostegno di attività di volontariato. Relatore principale dell’incontro è stato Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, editorialista de “Il Giornale” e dirigente nazionale di Alleanza Cattolica. Introvigne si è soffermato sul fenomeno della scristianizzazione di parte della società e sulla crisi demografica dell’Europa strettamente legata alla crisi della morale civile. Secondo lo studioso, che ha lanciato un messaggio di forte speranza per il futuro, l’Europa è “un malato piuttosto che un morto” ed ha indicato nel Cristianesimo la giusta medicina per farlo guarire visto che esso è uno degli elementi principali ed irrinunciabili per lo sviluppo del Continente. Riscoprire dunque i principi cristiani, praticarli e trasfonderli nella società per non doversi ritrovare in un’Europa afflitta dal dramma causato dall’assenza di Cristo.

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